venerdì 19 ottobre 2012

L'interfaccia Wimp: il Menu


di Cosimo Azzarito



Un altro dei concetti-oggetti molto diffusi nella vita quotidiana e di cui il mondo informatico si è appropriato per meglio commercializzare il mondo del personal computer è il celeberrimo Menu. Come le finestre e le icone, anche il Menu è strettamente legato alla vita di tutti i giorni e fa parte del comune vocabolario di base. In termini generali, il menu è associato al concetto di “lista” e di “scelta”. E tali caratteristiche essenziali sono riprodotte fedelmente nell’uso delle interfacce grafiche, rispetto le quali il menu identifica il set di comandi e funzioni selezionabili a seconda del compito che l’utente deve svolgere.


Più in generale, il concetto basilare della progettazione di un Menu risiede nell'elezione di un set di funzionalità che si vuole rendere immediatamente raggiungibili dall'utente mediante opportune "scorciatoie": tali appaiono le voci di un menu che il progettista sceglie e colloca accuratamente.

L'altra grande funzione universalmente svolta dai menu è quella dell'orientamento dell'utente: l'architettura di navigazione presentata da un menu è infatti determinante nella formazione del modello mentale che l'utente si forma a proposito dell'applicazione o del prodotto che sta usando.


Lo sviluppo delle interfacce dotate di menu ha segnato un decisivo sorpasso delle interfacce a linee di comando in cui le istruzioni venivano invece impartite utilizzando semplici righe di testo, inaccessibili ai più.


I menu cambiano a seconda del tipo e della “mission” delle applicazioni, ma conservano numerose funzioni generiche, spesso imprescindibili e di base (salva, nuovo, taglia, copia, incolla, ecc,), che accomunano l’utilizzo dei software più disparati, su tutte le piattaforme, i dispositivi, e i relativi contesti. Dal punto di vista del design e dell’interazione, è fondamentale porre la dovuta attenzione alla navigabilità delle sezioni del menu, qualsiasi servizio si stia offrendo.


Cosimo Azzarito