venerdì 19 ottobre 2012

L'interfaccia Wimp: l'avvento delle icone

di Cosimo Azzarito



L’avvento dell’ Icona è stato sicuramente decisivo per segnare il passaggio dalle interfacce alfanumeriche a quelle user-friendly. La scrittura iconica ha trovato nella programmazione “object-oriented” le tecniche informatiche necessarie alla sua affermazione come linguaggio di individuazione e riconoscimento di file, cartelle, applicazioni, collegamenti, e varie segnaletiche che informassero con immediatezza gli status dei processi in corso.


E infatti oggi esistono icone per qualsiasi aspetto dell’esperienza dei computer e, sebbene questo linguaggio visuale si sia sviluppato da meno di due decadi, ha dato vita a un vocabolario ricco e complesso, dotato di una grammatica identificabile. Le icone devono essere ideate e realizzate rispondendo a una serie di prerogative, tra cui l’esigenza di comunicare la più complessa delle idee in una modalità semplice ed elegante, che trascenda la diversità di linguaggi e culture. Da ciò discende il tentativo di ridurre gli elementi visivi nelle loro componenti essenziali, cercando i modi più efficaci e concisi per rappresentare un’idea, attraverso l’impiego di metafore, allegorie e tecniche visive.


Nel design delle icone, grande importanza è data alla configurazione visiva che risulti, al contempo, minimale, di inequivocabile riconoscibilità, di immediata e ampia comprensibilità, nel processo di stilizzazione rappresentativa di idee e concetti. Si parte, come sempre, dal mondo reale, insistendo su convenzioni e abitudini di significazione delle comunità di persone utenti.

La standardizzazione iconica registra la confluenza di significazioni preesistenti nei nuovi contesti di interazione mediata. Dal punto di vista scientifico e disciplinare, invece, per assicurare il raggiungimento di obiettivi del genere, lavorano assieme evidenze provenienti dalla psicologia cognitiva, dalla semiotica, dalla linguistica, che fanno del linguaggio visivo iconico un ennesimo prodotto interdisciplinare, riflesso delle stesso coacervo di HCI (human computer interaction), informatica, ergonomia cognitiva, teoria della comunicazione, semiotica della notazione e rappresentazione, che è di insostituibile ausilio nel design delle interfacce.

Cosimo Azzarito